Il compostaggio, o biostabilizzazione, tecnicamente è un processo naturale che porta alla produzione di una miscela di sostanze umificate (il compost) a partire da residui vegetali sia verdi che legnosi o anche animali mediante l’azione di batteri e funghi.
Il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell’aratura.
Il suo utilizzo, con l’apporto di sostanza organica migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (composti del fosforo e dell’azoto). Come attivatore biologico aumenta inoltre la biodiversità della microflora nel suolo.
Il compostaggio domestico è una procedura utilizzata per gestire in proprio la frazione organica dei rifiuti solidi urbani.
Perchè usare il compostaggio domestico?
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E’ conveniente: non si acquistano i sacchetti in mater-bi biodegradabili per il conferimento della frazione organica.
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E’ pratico: si deposita immediatamente il materiale nel composter senza attendere il ritiro da parte degli operatori nei giorni prefissati. Si ottiene un materiale organico di qualità che può essere utilizzato per concimare il proprio orto o giardino.
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In un’ottica generale, consente di ridurre nella raccolta quantità non trascurabili di frazione organica. Inoltre il riciclaggio della frazione biodegradabile dei rifiuti urbani e la sua trasformazione in “compost” assume particolare significato anche ai fini del ripristino di un adeguato tenore di sostanza organica nei suoli per il mantenimento della fertilità e la limitazione dei fenomeni di erosione e desertificazione, assai accentuati in alcune aree del nostro Paese.
Inoltre la trasformazione dei rifiuti biodegradabili ed il loro utilizzo agronomico rispondono alla necessità di allontanare la frazione organica dalla discarica con l’obiettivo prioritario di ridurre la produzione di metano, un gas serra ventuno volte più potente del biossido di carbonio
Pagina aggiornata il 16/12/2023